“Un incubo, e il nostro allenatore non sa spiegarci perché” sarebbero le parole pronunciate dal capitano del Manchester United Wayne Rooney al fischio finale della partita di ieri, ennesima sconfitta in Premier League dei Red Devils (la nona ad esser precisi), un 3-0 a domicilio contro il Liverpool che non solo ha vinto ma è stato praticamente padrone del campo; nel commentare la partita, l’ex bandiera dell’Old Trafford Gary Neville, ha chiosato sul finire del collegamento: “Tutto questo è inaccettabile“. Insomma, dalle parti di Manchester, sponda United, si sta assistendo alla più grande ondata di depressione generale da un ventennio – e più – a questa parte: la squadra è settima in classifica, fuori dalle coppe nazionali e aggrappata a una flebile speranza per quanto concerne la Champions League, presente e futura; Evra e compagni dovranno battere l’Olympiakos con più di due gol di scarto mercoledì se vorranno andare avanti nella massima competizione continentale e sperare addirittura di vincerla, che tra l’altro sarebbe l’unico modo per tenere viva la striscia record di 18 (con quella attuale) partecipazioni consecutive in Champions.
L’ultima volta che lo United non era presente nel tabellone della Coppa dalle grandi orecchie correva l’anno 1995/96 (quando a vincere la competizione fu la Juve, l’anno prima la banda di Sir Alex Ferguson era arrivata seconda in campionato appannaggio del Blackburn di Shearer), dalla stagione successiva in poi non ha mai saltato un sorteggio estivo con due vittorie finali nel 1999 e nel 2008; quest’anno l’ipotesi trionfo nella finale di Lisbona è alquanto remota, il quarto posto è un miraggio e così dalle parti dell’Old Trafford si parla di rifondazione, a partire dalla guida tecnica. Prima dei mondiali si dovrebbe conoscere il futuro di David Moyes che secondo i bookmaker è praticamente dato per certo come esonerato dopo un solo anno di permanenza sulla panchina del famoso club inglese, con un ritorno di Sir Alex Ferguson che sarebbe tutt’altro che un’ipotesi da scartare; ma a prescindere da quale sarà il futuro prossimo e più a lungo termine della squadra, una cosa ad oggi è certa: questo Manchester United sta facendo vergognare i suoi tifosi, abituati troppo bene da lustri e lustri, compreso il famoso allibratore Fred Done, milionario co-fondatore del colosso di scommesse BetFred.
L’illustre tifoso del Manchester United ha deciso di rimetterci un ipotetico importo di 200mila sterline risarcendo tutte le giocate di inizio anno sui Red Devils trionfanti in Premier League; basterà recarsi in qualsiasi punto vendita della Betfred col biglietto della giocata e lo scommettitore verrà risarcito fino all’ultimo centesimo:
“Stiamo parlando di tifosi appassionati e speranzosi che non avranno più la possibilità di vincere i soldi scommessi su una squadra che in questa stagione è stata a dir poco senza senso. La ragione per cui sto facendo una cosa così eclatante, mai successa per altro, è che ieri ho visto quanto i tifosi siano speciali, continuando a cantare e a incitare anche sul 3-0 per il Liverpool: non ci potevo credere, ho pensato che che meritavano una squadra migliore di quella messa in campo da Moyes. Hanno speso soldi credendo nei loro colori non hanno mai avuto, neanche minimamente, la chance di vincere; lo United sta derubando i suoi tifosi, i Glazers devono mettere mano al portafogli se vogliono uscire da questa situazione: il club sta naufragando nel nulla e nonostante questo ancora sento dire che lo United è il miglior club del mondo. E’ sbagliato, anche perché non solo non è il migliore team del globo, ma neanche di Manchester e ammettere questa cosa mi spezza il cuore”.
Trovata pubblicitaria o filantropia da tifoso deluso?
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